Giovedì pomeriggio, una nube di cenere alta oltre 4 chilometri si è sollevata dal cratere dell’Etna a causa dell’attività del cratere Voragine. La colonna di vapore e cenere ha provocato una pioggia di pennacchio lavico sul versante sud-est del vulcano. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato ieri che le telecamere di sorveglianza hanno mostrato che l’attività del cratere Voragine si è trasformata in una fontana di lava, producendo una colonna che raggiunge circa 4.500 metri di altezza, diffondendosi verso sud-est.
«L’ampiezza media del tremore, dopo aver raggiunto il massimo valore intorno alle 16:30, ha subito un rapido calo fino a rientrare nei valori medi. Poco prima, una nuova fase di incremento rapido ha riportato l’ampiezza a valori elevati, dove tuttora permane con valori molto alti. Successivamente, si è osservata una ripresa dell’attività caratterizzata da eventi e tremore infrasonico. Questi sono localizzati al cratere Voragine e l’ampiezza degli eventi è alta. L’analisi dei dati delle deformazioni del suolo evidenzia un ‘pattern’ complesso e ancora in rapida evoluzione».
Chiusura degli spazi aerei B2 e B3 all’aeroporto
La società di gestione dell’Aeroporto di Catania ha annunciato oggi la sospensione di arrivi e partenze a causa dell’eruzione dell’Etna.
«A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e della contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori di spazio aereo B2 e B3», si legge in un comunicato dello scalo siciliano.
«La pista è inagibile a causa di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica sul campo e pertanto, sono sospesi sia gli arrivi che le partenze», continua la nota.
«Le operazioni di volo riprenderanno ad avvenuta rimozione della cenere vulcanica dalle pavimentazioni interessate dalla movimentazione degli aeromobili. Al momento si stima che le attività di volo potranno riprendere alle ore 15», ha detto ancora la società.
«I passeggeri sono quindi pregati di non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo», ha concluso l’azienda.
A seguito della copiosa ricaduta di cenere vulcanica, con annesse problematiche inerenti la sicurezza per la circolazione stradale e il rischio per la pubblica incolumità, il sindaco Enrico Trantino ha emanato un’ordinanza con cui vieta, per le prossime 48 ore, la circolazione di mezzi a due ruote (biciclette e motocicli) e limita la velocità degli automezzi a un massimo di 30 km/ora su tutte le strade del territorio comunale. Il Comune ha inoltre disposto di depositare la sabbia vulcanica, rimossa dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità delle abitazioni. Urgenti disposizioni sono state impartite anche ai responsabili dell’ecologia cittadina, affinché vengano subito avviate le operazioni di rimozione della cenere dalle strade.
Abbassato il livello di allerta dell’INGV: da rosso ad arancione
Nel frattempo, l’INGV Osservatorio Etneo di Catania ha abbassato il livello di allerta per il volo, il VONA, da rosso ad arancione, poiché non c’è emissione di cenere. Anche i valori del tremore vulcanico, indicatori dell’energia dei condotti magmatici dell’Etna, sono “precipitati” durante la notte dalla zona “rossa” a quella “gialla” e stanno ancora diminuendo, sebbene su livelli medio-alti.
È presto, ovviamente, per affermare che l’eruzione sia conclusa; anzi, sicuramente non lo è: sta solo cambiando forma. L’Etna ama sorprendere e sarà sempre più necessario abituarsi a questo tipo di sorprese da “Idda”, come viene chiamata affettuosamente dai catanesi, poiché per loro l’Etna è una donna, è “a Muntagna”, la Montagna, e la amano appassionatamente.